Attraverso lo studio dei reperti archeologici è possibile accrescere la conoscenza delle civiltà antiche.
Per preservare queste preziose testimonianze del passato e renderle accessibili alle generazioni future è essenziale eseguire il disegno e la schedatura dei materiali rinvenuti, secondo gli standard richiesti dall’ Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.
In questo articolo esamineremo in cosa consiste questa procedura e perché è così importante in ambito archeologico.
Cos’è il disegno e la schedatura dei reperti archeologici
I reperti rinvenuti a seguito di scavi archeologici devono essere suddivisi per classi di materiali e collocati separatamente in contenitori.
Il disegno dei reperti archeologici implica la creazione di rappresentazioni grafiche accurate degli oggetti rinvenuti. Questi disegni, realizzati a mano o attraverso nuove tecniche digitali, mostrano nel dettaglio le dimensioni e la forma dell’oggetto.
La schedatura comporta la realizzazione di una tabella dei materiali archeologici (TMA), nella quale sono sintetizzate le informazioni su ciascun reperto, come ad esempio la data di rinvenimento, le dimensioni, il tipo di materiale (ceramica, metallo, pietra, ect.), e la stratigrafia (cioè, la posizione di rinvenimento all’interno del deposito archeologico).
Perché è importante disegnare e schedare il materiale archeologico?
Il disegno e la schedatura dei reperti archeologici è importante per diverse ragioni:
- può fornire informazioni preziose su come le società antiche vivevano, su cosa producevano e su come interagivano con l’ambiente circostante;
- può dare agli studiosi dei dati accurati su cui basare ricerche e analisi;
- I disegni possono essere utilizzati per semplificare il restauro di reperti danneggiati o deteriorati, facilitando la comprensione di come l’oggetto dovesse apparire in origine;
- I dati raccolti attraverso il disegno e la schedatura vengono spesso pubblicati, o presentati in mostre museali, consentendo la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Spiron esegue la schedatura e il disegno dei reperti archeologici, utilizzando nuove metodologie e tecniche digitali, che consentono una maggiore accuratezza nella restituzione grafica e un notevole risparmio di tempo e di costi.